Evergreen

Il Libro “La storia infinita” compie 40 anni

todayNovembre 30, 2019 60

Sfondo
share close

 

Il Libro “La storia infinita” compie 40 anni

otairauqitnA
ilodnairoC odarroC olraC eralotiT

Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall’interno del locale in penombra.
Fuori era una fredda, grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Le gocce di pioggia correvano giù lungo il vetro, sopra gli svolazzi delle lettere. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro macchiato di pioggia dall’altro lato della strada.
D’improvviso la porta venne spalancata con tanta violenza che un piccolo grappolo di campanellini d’ottone sospeso sul battente cominciò a tintinnare tutto eccitato e ci volle un bel po’ prima che si rimettesse tranquillo.

La storia infinita (titolo originale Die unendliche Geschichte) è un romanzo fantastico dello scrittore tedesco Michael Ende, pubblicato nel 1979 a Stoccarda dalla K. Thienemanns Verlag e tradotto in tutte le principali lingue del mondo. La prima edizione italiana, del 1981, fu a cura della Longanesi.

La storia infinita è un metaromanzo, vale a dire un “libro nel libro” o un “libro che parla di altri libri”. All’interno della cornice narrativa della realtà si svolgono gli eventi del Regno di Fantàsia, in modo che i due racconti si intreccino a vicenda. Nella finzione letteraria, infatti, La storia infinita è il titolo di ben tre volumi: quello scritto dall’autore Michael Ende; quello rubato da Bastiano nel negozio di antiquariato del signor Coriandoli, rilegato in pelle e con l’Auryn in copertina, in cui si raccontano solo le vicende del Regno di Fantàsia; e quello contenuto nella Montagna Vagante e poi riscritto dal Vecchio, speculare a quello di Ende.

Grazie a questa struttura, Ende riesce a infrangere la barriera che divide lettore e personaggio, poiché Bastiano passa da un ruolo all’altro nel corso della storia. In questo modo, anche il confine tra realtà e finzione risulta meno netto e, in alcuni passaggi, fra tutti, l’urlo udito da Atreiu e da Ygramul , quasi indistinto. Il racconto è permeato da simboli ed elementi che rimandano ad una visione ciclica del tempo, come l’uroboro che si morde la coda, raffigurato nell’emblema Auryn. Così l’ultimo capitolo “Z” lascia intendere un ritorno alla “A”, dal momento che una “storia infinita” non può avere un capitolo finale.

Questa struttura ha origine, nella finzione letteraria, nel racconto del Vecchio della Montagna Vagante, che inizia scrivere La storia infinita e poi su invito dell’Infanta Imperatrice ricomincia da capo, nel punto in cui Bastiano irrompe nella libreria antiquaria di Carlo Corrado Coriandoli. In questo modo, quando la storia raggiunge il punto in cui l’Imperatrice chiede al vecchio di reiniziare il suo racconto, questa ritorna nuovamente al punto di partenza. Tutti i personaggi si ritrovano così imprigionati in un ciclo senza fine, fino a quando Bastiano non accetta di occupare il suo posto nella storia, di immergervisi e di concluderla.

Per rendere più facile capire in quale piano narrativo si sta svolgendo la storia, l’autore ha dato al suo romanzo un’estetica particolare: il libro è scritto in due colori, che distinguono le parti ambientate nel mondo degli uomini, in rosso, da quelle ambientate nel Regno di Fantàsia, in verde acqua.

Il volume è suddiviso in 26 capitoli, che iniziano con altrettante lettere dell’alfabeto tedesco, in ordine alfabetico dalla “A” alla “Z”. Essi, oltre ad essere numerati in cifre romane ed avere un titolo, sono anche contrassegnati da un capolettera che ricorda le miniature medievali. In una lettera ad una sua lettrice, Ende rivelò che le illustrazioni di Roswitha Quadflieg erano molto diverse dall’immagine che aveva in testa, ma che il risultato finale gli appariva comunque gradevole[6]. In un’altra lettera, invece, l’editore Hansjörg Weitbrecht ringraziò l’artista per il suo lavoro, che, secondo lui, contribuì grandemente al successo del libro. Ende attribuiva un grande significato alla scelta delle lettere, come nel nome Xayíde, che doveva essere scritto necessariamente con una “y”. In questo si rifaceva alla Cabala, che considerava le lettere più di semplici suoni, ma significati che rivelano il mondo interiore dell’uomo.

Chi non ha mai letto il romanzo, non sa che La storia infinita, il primo film del 1984 realizzato da Wolfgang Petersen (che tra l’altro non è mai piaciuto allo scrittore, Michael Ende, invece a me si, cosa che non posso dire dei due sequel che nemmeno considero) racconta soltanto la prima parte del libro. La pellicola si ferma infatti al momento in cui il Nulla, la forza oscura che distrugge tutto, è stato sconfitto. Questa parte evidenzia la contrapposizione tra il bene e il male.

Le riprese del film si sono svolte dal 14 marzo al 1º novembre 1983 e l’adattamento riguardava solo la prima metà del libro. La maggior parte del film è stata girata agli Bavaria Studios di Monaco di Baviera, ad eccezione delle scene di strada e degli interni scolastici nel mondo reale, che sono stati girati a Vancouver, in Canada (l’orologio a vapore di Gastown può essere visto nella scena iniziale dell’inseguimento dei bulli), e la spiaggia dove Atreyu cade, che è stato girato a Playa del Mónsul nel comune di Níjar vicino ad Almería (Spagna).

All’epoca è stato il film tedesco più costoso. A quel tempo, gli effetti speciali erano particolarmente elaborati, perché nel 1984 gli effetti generati dal computer erano ancora agli inizi e difficilmente praticabili. Tutte le creature fantastiche del film dovevano essere quindi costruite, partendo da piccoli modelli in argilla. Sulla base di queste forme, sono state prodotte figure di gommapiuma, che hanno ricevuto un interno meccanico. Alla fine, ci sono voluti fino a 15 burattinai per muovere un singolo personaggio. Queste costruzioni possono ancora essere viste parzialmente nella Bavaria Filmstadt a Geiselgasteig vicino a Monaco di Baviera: una delle attrazioni turistiche più popolari è il drago Falkor, che è particolarmente popolare tra i bambini, di fronte a uno schermo blu. Piccoli effetti speciali sono stati esternalizzati al Filmpark Babelsberg di Potsdam vicino Berlino.

 

Colonna sonora

Le musiche per il film furono composte da Klaus Doldinger del gruppo jazz tedesco Passport in collaborazione con l’italiano Giorgio Moroder. Moroder scrisse assieme a Keith Forsey la canzone The NeverEnding Story che venne interpretata da Limahl, ex leader del gruppo Kajagoogoo.

Del tema principale sono state fatte diverse cover da artisti quali The Birthday Massacre, Creamy, Dragonland, New Found Glory, Trick or Treat e dal violinista e cantante Omar Lopez. La hit di Limahl venne lanciata nel 1984 e subito si piazzò al 4º posto delle classifiche in Inghilterra e al 6º negli USA.

Della melodia Bastian’s Happy Flight di Klaus Doldinger è stata realizzata nel 1994 una cover dal gruppo house italiano dei Club House.

 

Nella seconda parte del libro l’imperatrice affida a Bastiano il compito di ricostruire il regno di Fantàsia con la propria immaginazione. Ma lui esagera, costruendo un’immagine di sé diversa dalla realtà che finisce col renderlo prigioniero del regno da lui stesso creato. Solo grazie all’aiuto di Atreiu, Bastiano riacquista i ricordi e torna alla sua vita, ormai cambiato.

Questa parte della storia insegna che è importante restare ancorati alla realtà. Un concetto incredibilmente attuale oggi, in un momento in cui l’immagine che costruiamo sui social rischia sempre più spesso di farci perdere di vista il mondo reale, i valori e le priorità.

Fecero seguito La storia infinita 2 (1990), diretto da George Trumbull Miller e vagamente basato sulla seconda parte del romanzo, e La storia infinita 3 (1994), con regista Peter MacDonald, che presenta invece una storia originale e ha in comune con il libro solo alcuni personaggi. Nel 2003 è stato infine pubblicato in DVD ed esclusivamente in tedesco il film Die unendliche Geschichte 4 – Der Kampf um Phantasien.

La storia infinita (Die Unendliche Geschichte) è una serie televisiva a cartoni animati in 26 episodi di produzione franco-tedesco-canadese di due stagioni prodotte tra il 1995 e il 1996. Basata sul romanzo di Michael Ende.

Tales from the Neverending Story, una serie televisiva di 13 puntate raccolte in una stagione e liberamente basata su La storia infinita, è stata prodotta dalla compagnia canadese Muse Entertainment e trasmessa in Nord America a partire da ottobre 2001.

In Italia è andata in onda su Telemontecarlo all’interno del contenitore Zap Zap nel 1997 e nel mondo anglosassone è nota col titolo The Neverending Story: The Animated Adventures of Bastian Balthazar Bux (La storia infinita: le avventure animate di Bastian Balthazar Bux).

Il character design di alcuni personaggi (per esempio il mordiroccia Junior, l’Imperatrice Bambina, il suo attendente Testalarga, l’albero parlante Barkis e il fortunadrago Fucor) è preso dal film La storia infinita 3 uscito un anno prima della produzione della serie animata stessa.

Nel 1980 la Phonogram produsse un radiodramma di circa tre ore che si mantiene molto fedele al romanzo di Ende, salvo essere riassunto per problemi di spazio su musicassetta.

Nel 2007 l’etichetta Der Audio Verlag pubblicò Die unendliche Geschichte come audiolibro. L’opera, con una durata di 655 minuti e raccolta in nove CD, venne letta da Rufus Beck. Anche questo adattamento non è completo, anche se rispetto al radiodramma mancano solo poche scene e non intere sequenze.

Una versione integrale del romanzo è stata pubblicata come audiolibro da Hörbuch Hamburg il 22 febbraio 2013, con Gert Heidenreich come narratore.

Nel 1999 venne eseguito a Magdeburgo il balletto Die unendliche Geschichte von der Zerstörung und Rettung des Landes Phantasien con musica di Siegfried Matthus e direzione di Irene Schneider. Lo stesso compositore Siegfried Matthus si era assicurato da Ende i diritti per un adattamento operistico del romanzo, che debuttò il 10 aprile 2004 a Treviri e Weimar.

La grotta-teatro di Baumannshöhle nel comune di Oberharz am Brocken ha ospitato a partire dal 26 novembre 2005 una rappresentazione teatrale de La storia infinita. Il primo spettacolo all’aperto avvenne invece il 9 luglio 2011 a Korbach.

Data la grande popolarità de La storia infinita, la casa editrice Droemer Knaur commissionò a prominenti autori tedeschi una serie di romanzi spin-off ambientati nel Regno di Fantàsia. I libri vennero raccolti a partire dal 2003 nella collana Legenden von Phantasien; inizialmente prevista come una serie di dodici volumi, la collana venne chiusa nel 2004 dopo la pubblicazione del sesto albo.

Nel 1985 la software house inglese Ocean Software sviluppò The Neverending Story, un’avventura testuale per sistemi a 8 bit, basata in particolare sul film.

Nel 1990 fu la volta di The Neverending Story II, un videogioco a piattaforme d’avventura pubblicato da Linel Trading per Commodore 64, Amiga e Atari ST, basato sul secondo film.

Nel 1991 vide la luce una versione per MS-DOS. Auryn Quest è un videogioco per Windows sviluppato dall’azienda tedesca Attaction e pubblicato da dtp entertainment nel 2002. Nel platform il giocatore veste i panni di Atreiu in viaggio per Fantàsia alla ricerca dell’Auryn scomparso, mentre il Nulla minaccia nuovamente il regno fatato.

Un gioco da tavolo intitolato Die unendliche Geschichte – Das phantastische Erlebnisspiel è stato sviluppato da Klaus Hollitzka e pubblicato nel 1987 da Amigo Spiele.

L’opera è stata parodiata dal fumetto Paperino in: “La storia (in)finita”, scritta da Caterina Mognato, illustrata da Giuseppe Dalla Santa e pubblicata per la prima volta in due parti il 29 dicembre 1991 nel numero 1883 di Topolino. In essa il ruolo di Bastiano è ricoperto da Paperino, Atreiu da Topolino, Fuchur da Dumbo, l’Infanta Imperatrice da Paperina e l’Auryn dalla Numero Uno di Paperon de’ Paperoni, vi compaiono inoltre molti altri personaggi dell’universo Disney.

 

La storia infinita, 32 anni dopo Atreyu torna a cavalcare Falkor!

Per uno spot pubblicitario, La storia infinita torna a farci sorridere, infatti un Atreyu dalla barba lunga torna a cavalcare il drago Falkor. Guardate il video di Alessia Pipitone 19/04/2016

Per tutti coloro che sono cresciuti negli anni ’80, il fantasy di Wolfgang Petersen, La storia infinita, è un cult che ha appassionato tantissimi bambini. Dopo ben 32 anni l’attore Noah Hathaway, che nel film interpretava il giovane Atreyu, e Alan Oppenheimer che dava la voce al fortunadrago Falkor, tornano a vestire i panni dei loro personaggi in un video divertente ed emozionante.

Questo video è una trovata pubblicitaria di Spotify, il più grande servizio di stremiang musicale, che sfruttando i dati statistici degli ascolti, mette in risalto l’enorme vastità della libreria musicale. Così nasce lo spot con la colonna sonora The Neverending Story, omonima del film cul anni ’80, che, nonostante siano passati più di 30 anni, continua a essere ascoltata in tutto il mondo.

 

Trama libro:

Bastiano Baldassarre Bucci è un bambino di dieci anni che, dopo la morte della madre, non riesce più a comunicare con il padre e si è chiuso in se stesso, rifugiandosi nella lettura e nelle storie fantastiche. A scuola è un tipo solitario che viene preso in giro e maltrattato dai suoi compagni di classe. Un giorno, fuggendo dall’ennesima persecuzione, trova riparo nella libreria antiquaria del signor Carlo Corrado Coriandoli. L’uomo stava leggendo un libro misterioso intitolato La storia infinita. Bastiano è immediatamente attirato dal tomo, poiché aveva sempre desiderato leggere una storia senza fine, così, quando squilla il telefono del negozio e il signor Coriandoli lascia la sala, ruba il libro e fugge fino alla soffitta della sua scuola. Qui inizia a leggere La storia infinita.

Il libro tratta del Regno di Fantàsia, la cui sovrana, l’Infanta Imperatrice, è afflitta da un male sconosciuto e corre il rischio di morire. Col peggiorare del suo male anche Fantàsia sembra condannata alla rovina. Un’entità informe chiamata Nulla ha cominciato infatti ad espandersi nel regno, inghiottendo intere regioni e facendole sparire del tutto. L’Infanta Imperatrice incarica quindi il giovane e coraggioso Atreiu di cercare una soluzione al suo male e a quello del regno e gli affida il talismano fatato Auryn per proteggerlo da ogni male. Durante il suo viaggio in compagnia del Drago della Fortuna Fùcur, Atreiu attraversa Fantàsia e parla con i suoi molteplici abitanti, tra cui Ygramul, Uyulala e Mork. Scopre quindi di non essere in grado di aiutare il regno, ma che l’unica possibilità di salvezza risiede nel condurre a Fantàsia un umano che dia all’Infanta Imperatrice un nuovo nome.

Mentre Bastiano segue con trepidazione le avventure di Atreiu, si lascia trascinare sempre più all’interno del racconto, fino a rendersi conto di poter influenzare attivamente il proseguimento della storia. Tenta così di chiamare Atreiu e si sorprende nel constatare che il personaggio lo senta e faccia quanto intimatogli. Sebbene Bastiano si renda conto che è proprio lui l’unico possibile salvatore di Fantàsia, teme che l’Infanta Imperatrice possa ritenerlo non all’altezza e non si decide a pronunciarne il nuovo nome, che ha custodito per molto tempo. La regnante decide allora di recarsi dal Vecchio della Montagna Vagante, che possiede un libro intitolato La storia infinita e di farsi leggere ad alta voce il racconto. Bastiano è sorpreso di leggere che la storia ricomincia ogni volta che raggiunge il punto in cui l’Infanta Imperatrice raggiunge il Vecchio e che, nelle ripetizioni, include anche il suo incontro con Coriandoli, il furto del libro e le sue azioni nella soffitta della scuola. Capendo che la storia si sarebbe ripetuta ciclicamente all’infinito senza il suo intervento, Bastiano pronuncia finalmente il nome che ha scelto per l’Imperatrice: “Fiordiluna”.

Bastiano viene trasportato a Fantàsia dove l’Infanta Imperatrice lo incarica di ricreare il regno a partire dai suoi desideri e gli dona il talismano Auryn. Con l’amuleto ad esaudire le sue ambizioni, il giovane decide di lasciarsi alle spalle tutte le debolezze che avevano caratterizzato la sua vita nel mondo reale; si reinventa dunque come un tipo forte, coraggioso e saggio e inizia a viaggiare per Fantàsia vivendo avventure e inventando storie, conoscendo finalmente anche Fucur e Atreiu, quest’ultimo inizialmente sbalordito dal trovarsi davanti un ragazzo completamente diverso da quello che aveva visto in un riflesso, durante la sua missione. Piano piano però Bastiano si rende conto che tutti i racconti che inizia proseguono indipendentemente dalla sua volontà e che non tutti portano a conseguenze positive, inoltre il potere assoluto dell’Auryn ha un prezzo: ogni volta che esprime un desiderio, perde un ricordo della sua vita. Bastiano decide di reincontrare l’Infanta Imperatrice per parlarle, cosa però che è proibita al salvatore di Fantasia. Tutti i tentativi per raggiungere l’Imperatrice falliscono. Decide quindi di nominarsi nuovo imperatore di Fantasia e questo lo porta a scontrarsi con Atreiu. Bastiano si ritrova quindi nella Città degli Imperatori, un luogo pieno di persone impazzite, tutti ex salvatori di Fantasia che si erano lasciati sopraffare dai desideri e dall’ambizione, dimenticandosi completamente del loro mondo. Bastiano riesce comunque a fuggire per andare in cerca della miniera di Minroud dove Yor, il minatore, può aiutarlo a recuperare i ricordi. Alla miniera Bastiano aiuta Yor nel suo lavoro che consiste nell’estrarre immagini dalla roccia in cui sono intrappolate, e prima o poi lui troverà delle immagini che gli sembreranno familiari. Bastiano trova tre immagini, ma non sa cosa deve farne e, preso dalla disperazione, depone l’Auryn e invoca i suoi amici.

Avendolo deposto di sua volontà, Bastiano viene trasportato all’interno dell’Auryn, dove i due serpenti, ora giganteschi, custodiscono la fontana delle Acque della Vita. Qui Bastiano trova anche Fucur e Atreiu (in quanto tutti e tre hanno portato l’Auryn), a cui chiede perdono sinceramente. I serpenti chiedono a Bastiano il suo nome, ma egli non lo ricorda. Interviene allora Atreiu che garantisce per lui, pronunciandone il nome. I serpenti non sono contenti che Bastiano abbia lasciato dietro di sé tantissimi racconti incompiuti e non sono sicuri di potergli fare raccogliere l’Acqua della Vita, indispensabile per tornare nel suo mondo. Atreiu promette allora di farlo al suo posto, aiutato da Fucur. Bastiano torna al suo aspetto originale e saluta per sempre i due amici, per poi accedere alla Fontana. Qui, bevendo l’acqua e facendoci il bagno, riacquista i suoi ricordi e può finalmente tornare a casa. Cerca di portare un po’ d’acqua con sé per darla al padre, sempre triste e distante da quando la moglie è morta, ma quando si ritrova nella soffitta della scuola si accorge di averla rovesciata e che il libro della Storia Infinita è sparito. Tornato a casa scopre il padre disperato perché era sparito dal giorno prima.

Bastiano racconta le sue avventure al padre e, per la prima volta da tanto tempo, ricorda che il padre gli vuole davvero bene. Bastiano va anche dal signor Coriandoli per prendersi la responsabilità del furto del libro e di averlo smarrito. Ma l’uomo gli confida di aver già viaggiato a Fantàsia molte volte per salvare l’Imperatrice (gli confida anche il segreto per rivedere l’Imperatrice, nonostante il divieto) e che non deve preoccuparsi perché il libro non era davvero suo, inoltre è molto interessato alle avventure di Bastiano a Fantàsia e che un giorno magari gli racconterà le sue.

Trama FILM

Bastian è un ragazzino amante dei racconti d’avventura, riservato e sognatore. Un giorno, mentre va a scuola, s’imbatte in tre bulli e inizia a scappare, rifugiandosi in una bottega. Si ritrova in una libreria, dove è accolto bruscamente dal vecchio padrone, che è intento a leggere uno strano volume intitolato La storia infinita. Approfittando di un attimo di distrazione, Bastian ruba il libro e scappa via. Il proprietario lo guarda allontanarsi sorridendo divertito.

Bastian arriva a scuola, in ritardo, e scopre che i suoi compagni sono già impegnati con un compito in classe. Decide allora di nascondersi nella soffitta della scuola, dove inizia a leggere avidamente il libro.

La storia è ambientata nel regno di Fantàsia, che è minacciato dal Nulla, una oscura entità che sta distruggendo le loro terre. L’Infanta Imperatrice, sovrana del regno, è terribilmente malata e solo un eroe può salvarla da morte certa. A farsi avanti è il giovane Atreyu, a cui viene affidato il simbolo dell’Imperatrice, l’Auryn.

Atreyu parte in groppa al suo cavallo Artax, ma è braccato da Gmork, un Lupo nero enorme, manifestazione del Nulla, che lo insegue tentando d’impedirgli di compiere la sua missione. Giunto alle Paludi della tristezza Artax muore venendo inghiottito da una delle sabbie mobili della palude. Disperato per il decesso del suo cavallo, Atreyu vaga alla ricerca di Morla l’essere millenario, una gigantesca tartaruga che lo indirizza alla volta dell’Oracolo del Sud. Atreyu, stanco e sconsolato, sta per essere raggiunto da Gmork, quando viene tratto in salvo da un gigantesco drago bianco.

Si risveglia tra le zampe del simpatico FortunaDrago Falkor e viene accolto dalle amorevoli cure degli gnomi coniugi Engywook e Urgl. Scopre poi di essere in prossimità dell’Oracolo, ma per giungere al suo cospetto deve prima superare alcune prove. La prima è la porta delle Sfingi, il cui sguardo incenerisce gli eroi il cui cuore non è puro abbastanza. La seconda porta è lo specchio dell’anima: qui Atreyu vede riflesso un ragazzino intento a leggere un libro. Bastian si accorge con stupore di essere parte della storia che sta leggendo.

L’Oracolo infine rivela ad Atreyu che l’unico modo di salvare l’imperatrice e distruggere il Nulla è di trovare un nuovo nome per lei, e che solo un essere umano lo può fare.

Intanto il Nulla avanza travolgendo ogni cosa: l’Oracolo stesso viene distrutto e Atreyu e Falkor ne vengono travolti. L’eroe cade dalla groppa del drago e perde il medaglione. Si ritrova solo e sulle rovine di una strana città, sui cui muri riconosce degli affreschi che ritraggono le sue stesse avventure. Lì incontra Gmork, che gli rivela che Fantàsia non ha confini perché è fatta dei sogni degli esseri umani, e che il Nulla è la dimostrazione che gli umani non sognano più. Tuttavia Gmork rivela di essere un servitore di “coloro” che stanno al di là del Nulla e che con esso, in tal modo, potranno infine controllare chi non crede più in niente. Gmork era stato inviato per cercare l’emissario dell’infanta imperatrice e ucciderlo, in quanto egli era la sola speranza di fermare il nulla ma fallendo. Gmork non sa che egli era Atreiyu, e questi svelando la sua identità sfida il mostro che quindi lo assale. Ma Atreyu riesce a prevalere: ricongiuntosi con Falkor, va in cerca della Torre d’Avorio per ammettere davanti all’Imperatrice di aver fallito la missione.

Ma la sovrana sembra al contrario felice e rivela ad Atreyu che egli ha adempiuto al suo compito, perché il giovane umano, che ha seguito tutte le avventure di Atreyu nel libro, è in realtà lì con loro. Bastian,senza rendersene conto da quando ha cominciato a leggere il libro è diventato il protagonista della storia insieme ad Atreyu e adesso solo lui può salvare l’Imperatrice e Fantàsia dandole un nuovo nome.Il Nulla però, accortosi di ciò, tenta di eliminare Bastian, provocando una tempesta nel mondo reale per distruggere la soffitta in cui il bambino si trova, con l’intento di uccidere Bastian e l’Imperatrice per così abbandonare le pagine del libro, arrivare nel mondo reale e distruggerlo. Bastian, inizialmente incredulo, non accetta che tutto sia vero ma quando Atreyu viene ucciso dal Nulla con delle macerie, capisce che è tutto vero vedendo che il Nulla sta per uccidere l’Imperatrice e quando quest’ultima lo implora di credere ai suoi sogni e di salvarla, Bastian capendo che ciò che sta succedendo è tutto vero, non volendo perdere l’imperatrice che gli ricorda la madre morta recentemente, trovato il coraggio di credere di nuovo, urla contro la tempesta del Nulla il nome di sua madre, dandolo così all’imperatrice e così facendo Il Nulla viene distrutto salvando l’imperatrice dalla morte.

Bastian si ritrova insieme all’Imperatrice nel buio, un vuoto in cui l’unica fonte di luce è un piccolo granello di sabbia che è tutto ciò che resta del vasto regno di Fantàsia. L’Imperatrice chiede a Bastian di ricreare quel mondo attraverso i suoi desideri e i suoi sogni. Il primo desiderio di Bastian è quello di rimettere in vita tutte le creature di Fantàsia, incluso Artax, e di cavalcare Falkor, in groppa al quale mette in fuga i bulli che lo avevano perseguitato all’inizio. Infine ritorna a casa, con la consapevolezza che ogni suo sogno gli permetterà di dare vita a molte altre avventure.

 

 

 

 

Starsha
Author: Starsha

Kissotto sul nasino!

Scritto da: Starsha

Rate it

Post simili

Commenti post (0)

Lascia un commento


0%