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Fantasmagorie

todayMarzo 20, 2020 25 1

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Fantasmagorie
(Il primo cartone animato della storia)

Annotiamoci queste date: sabato 28 dicembre 1895 i fratelli francesi Auguste e Louis Lumière proiettano pubblicamente il primo film della storia del cinema “La Sortie de l’usine Lumiére à Lyon”; lunedì 1 settembre 1902 il francese Georges Mèliés proietta pubblicamente il primo film di fantascienza della storia “Le Voyage dans la Lune” introducendovi effetti speciali dando così il via al cinema moderno; venerdì 6 aprile 1906 l’anglo/statunitense James Stuart Blackton realizza il primo film di animazione della storia “Humorous Phases of Funny Faces” inventando il cinema animato, e lunedì 17 agosto 1908 il francese Emilie Cohl realizzerà invece il primo cartone animato della storia del cinema dal titolo “Fantasmagorie”.

emilie cohlEmile Cohl per gli annali è senza dubbio il vero creatore della 7a arte, il pioniere dei cartoni animati, il padre dei sogni di milioni e milioni di persone: adulti, piccini, maschi o femmine che siano ma che da oltre 100 anni vivono le loro fantasie grazie a questo poliedrico artista appassionato di caricature, cresciuto in una famiglia di umili origini e rimasto suo malgrado orfano della madre all’età di sei anni.

La data ufficiale della nascita dei cartoon è il 17 agosto 1908.

Diversi furono i precedenti tentativi di creare un vero e proprio cartone animato, ma solo Emilie Cohl(1857/1938), fu il “The first man” , colui che fu capace di inventare la tecnica ed il procedimento per rendere animato un disegno unendo in una sola opera l’arte negli anni appresa miscelando la creatività necessaria a dar vita ad un fenomeno che avrebbe cambiato per sempre la storia del cinema.

Cohl si avvicinò ad età adulta al cinema di animazione. Il suo è stato quasi il coronamento di una vita artistica ricca di esperienze, iniziata quasi per caso, o forse per necessità, come aiutante di un illusionista (il cinema di Cohl sarà poi molto influenzato dall’opera di Mèliés altro grande illusionista – n.d.a.-) e proseguita come caricaturista di riviste, fotografo e autore di commedie leggere.

Intrapresa, seppur tardivamente, la strada nel cinema animato che esplorerà sino alla morte, in poco più di vent’anni realizzò una grande quantità di film e disegni animati la maggior parte dei quali, ahi noi, purtroppo perduta.

Le sue storie tramandate sino ad oggi sono spesso imperniate su gag divertenti e trovate fantasiose e rivelano una forte carica umoristica, che si avvale del grottesco per mettere in ridicolo usi e convenzioni del vivere sociale, anticipando alcuni motivi tipici del surrealismo.

Per la realizzazione del proprio “capolavoro” Cohl prese molto spunto dall’opera di un altro pioniere dell’animazione, quel James Stuart Blackton, già incontrato precedentemente in altra sezione che invitiamo alla lettura, realizzando però la sua opera disegnando centinaia di fogli di carta a differenza del predecessore che disegnò i personaggi su di una lavagna per poi filmarli.

Il titolo “Fantasmagorie” significa “rapida successione di immagini reali o immaginate”, immagini che colpiscono la mente dello spettatore lasciandola confusa ed enigmatica.

Il cartone animato prodotto dalla “Société des Etablissements L. Gaumont”, fondata nel 1895 dall’ingegnere-inventore Léon Gaumont (1864/1946) ed ancora oggi riconosciuta come una delle migliori case di produzione cinematografiche francesi, è un film muto, in bianco e nero e con una durata di circa 80 secondi.

Nonostante la brevissima durata per la realizzare del cartoon furono necessari ben 700 disegni e circa 5 mesi di lavoro.

Ogni disegno è creato su carta ed è stato trasferito su pellicola negativa e quindi fotografato. La pellicola negativa è stata scelta per ricreare l’effetto del gesso sulla lavagna utilizzato due anni prima nel lavoro di Blackton il citato “Humorous Phases of Funny Faces”.

Fantasmagorie” non ha una vera e propria trama, è infatti più che altro una sequenza di immagini che si trasformano di volta in volta e che vedono come protagonista un piccolo clown di nome “Fantoche” (Fantoccio) alle prese con elefanti, donne con cappelli giganti, bottiglie che diventano fiori, poliziotti e gentiluomini.

Grazie al genio di Emile Cohl il futuro aveva messo radici nel presente.

 

Kappa
Author: Kappa

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Scritto da: Kappa

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